Gli attuali farmaci per il controllo del dolore grave o cronico si basano in gran parte sugli oppioidi, che sono efficaci ma possono avere gravi effetti collaterali associati a molteplici effetti indesiderati, tra cui la dipendenza. L’uso diffuso di oppiacei ha portato a una crisi globale di dipendenza da oppiacei, una grave patologia che provoca gravi conseguenze e socioeconomiche e sullo stile di vita. Pertanto, lo sviluppo sistemi per valutare nuovi farmaci efficaci nel controllo del dolore ma con meno effetti indesiderati, è imperativo.
Il test preclinici tradizionali sono focalizzati in gran parte su sistemi basati su animali, tuttavia, a causa delle differenze tra specie, molti farmaci che superano i test sugli animali falliscono nei successivi test sull’uomo. Inoltre, l’uso di animali nelle indagini precliniche sui farmaci è accompagnato da considerazioni etiche e può comportare costi elevati. Questi problemi potrebbero essere risolti o notevolmente ridotti attraverso l’uso di modelli avanzati basati sulla biologia umana.
I modelli innovativi in vitro stanno guadagnando sempre più attenzione come piattaforme praticabili per lo studio delle malattie e lo sviluppo di farmaci, grazie al loro potenziale nell’efficienza di modellazione, la maggiore riproducibilità e l’incorporazione di tessuti umani che portano a risultati traslazionali superiori rispetto ai modelli animali.
I recenti sviluppi nella tecnologia delle cellule staminali hanno consentito il differenziamento di particolari tipi di cellule nervose deputate a segnalare gli stimoli dolorosi (nocicettori) dalle cellule staminali pluripotenti indotte, ricavate in modo non invasivo dai soggetti umani. Questo studio ha cercato di stabilire un sistema in vitro funzionale di coltura di nocicettori umani, integrato con array di microelettrodi per test sui farmaci per la terapia del dolore.
L’attività neurale è stata indotta per mimare il dolore patologico clinicamente rilevante e quindi dei farmaci analgesici ed oppioidi (lidocaina e DAMGO) sono stati testati individualmente ed entrambi hanno indotto il silenziamento immediato dell’attività nocicettiva. Questo sistema funzionale basato sulla biologia umana fornisce una piattaforma preziosa per studiare il dolore patologico e per valutare analgesici efficaci nella ricerca di sostituti degli oppioidi.
Nimbalkar, S. et al. Development of a functional human induced pluripotent stem cell-derived nociceptor MEA system as a pain model for analgesic drug testing. Front Cell Dev Biol. 2023 Mar 1;11:1011145. doi: 10.3389/fcell.2023.1011145.
https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fcell.2023.1011145/full