Sperimentazione animale nella ricerca in nutrizione e dietetica: Politiche di 100 riviste leader e nuove metodologie alternative

Nuove frontiere nella ricerca nutrizionale: il ruolo dei metodi alternativi agli esperimenti sugli animali

La ricerca scientifica sta attraversando una fase di trasformazione. Sempre più spesso, gli esperimenti sugli animali vengono messi in discussione per le loro limitazioni nel tradurre i risultati all’uomo, per i dilemmi etici e per l’equilibrio costi-benefici. Questo è particolarmente vero nel campo della nutrizione e della dietetica, dove si sta facendo strada un nuovo approccio: le Nuove Metodologie Alternative senza animali o Nuovi Approcci Metodologici senza animali (NAMs, dall’inglese New Approach Methodologies).

Uno studio recente ha analizzato l’atteggiamento delle riviste scientifiche di punta nel campo della nutrizione verso le ricerche basate sugli animali e ha esplorato le possibilità offerte dai NAMs, evidenziandone il potenziale per migliorare la qualità e la rilevanza delle scoperte scientifiche.


La ricerca sugli animali nella nutrizione: dove siamo oggi

La ricerca nutrizionale si è tradizionalmente affidata agli studi su animali per indagare l’effetto di nutrienti e diete. Tuttavia, uno studio che ha analizzato le politiche editoriali di 83 riviste leader del settore (dati del 2022, SCImago Journal Rankings) ha rivelato un quadro ancora dominato dagli studi sugli animali:

  • 85,5% delle riviste accetta studi sugli animali senza limitazioni.
  • Solo il 9,6% delle riviste ha una politica esplicita contro la pubblicazione di questi studi.
  • Un 4,8% delle riviste accetta studi su animali con specifiche condizioni.

Questi dati evidenziano come la maggior parte delle pubblicazioni scientifiche nel campo della nutrizione continui a sostenere, almeno indirettamente, l’uso di modelli animali.


Le Nuove Metodologie Alternative (NAMs): un’alternativa promettente

I NAMs rappresentano una serie di metodologie sviluppate per sostituire gli esperimenti sugli animali, offrendo un approccio più etico, sostenibile e, potenzialmente, più rilevante per gli esseri umani. Le metodologie più comuni includono:

  1. Metodi in vitro complessi: esperimenti condotti su cellule umane coltivate in laboratorio per studiare effetti diretti di nutrienti o composti (organoidi, organ-on-chip).
  2. Metodi in chemico: simulazioni chimiche che prevedono il comportamento di molecole senza bisogno di modelli biologici.
  3. Scienze omiche: un insieme di discipline che studiano in modo globale e sistematico i diversi aspetti delle molecole biologiche all’interno di un organismo. Queste scienze adottano approcci ad alta risoluzione per analizzare grandi quantità di dati e comprendere meglio i processi biologici complessi.
  4. Metodi in silico: modelli computazionali e simulazioni che analizzano i dati per prevedere l’impatto dei nutrienti a livello individuale o di popolazione.
  5. Studi su popolazioni umane: indagini epidemiologiche o interventi diretti per raccogliere dati reali sul rapporto tra dieta e salute.

Questi approcci offrono un vantaggio cruciale: forniscono dati direttamente rilevanti per gli esseri umani, eliminando i problemi di traduzione che spesso affliggono i modelli animali.


Perché passare ai NAMs?

I NAMs non sono solo un’alternativa etica, ma possono anche portare a risultati scientifici migliori. Gli studi sugli animali, infatti, spesso non riescono a prevedere le risposte umane per via delle differenze biologiche tra specie. Per esempio, ciò che risulta benefico o innocuo per un roditore potrebbe non esserlo per una persona.

Inoltre, i NAMs:

  • Accorciano i tempi di ricerca: i modelli computazionali e in vitro producono risultati in tempi molto più brevi rispetto agli studi sugli animali.
  • Ridimensionano i costi: eliminando la necessità di mantenere animali da laboratorio, i costi di ricerca possono diminuire significativamente.
  • Offrono flessibilità: i metodi possono essere adattati per rispondere a specifiche domande di ricerca.

La strada da percorrere

Nonostante i progressi, lo studio ha sottolineato come solo una minoranza di riviste scientifiche di nutrizione e dietetica si stia allontanando dalle ricerche sugli animali. Tuttavia, con l’espansione dei NAMs e il loro riconoscimento da parte della comunità scientifica, è probabile che questa tendenza cambi.

La sfida principale è quella di dimostrare in modo definitivo che i NAMs non solo possono sostituire gli studi sugli animali, ma che sono anche superiori nel produrre risultati rilevanti per la salute umana. Questo richiede ulteriori investimenti nella ricerca e un cambiamento culturale all’interno della comunità scientifica.


Conclusioni

Le Nuove Metodologie Alternative offrono una possibilità concreta per trasformare la ricerca in nutrizione, rendendola più etica e umanamente rilevante. Sebbene molte riviste scientifiche siano ancora legate ai metodi tradizionali, la crescente attenzione verso i NAMs potrebbe segnare l’inizio di un cambiamento rivoluzionario. Adottare questi approcci non significa solo abbandonare gli esperimenti sugli animali, ma anche abbracciare un futuro in cui la scienza nutrizionale è più precisa, veloce ed etica.

Fonti

Storz, M. A., & Dean, E. (2024). Status of animal experimentation in nutrition and dietetic research: Policies of 100 leading journals and new approach methodologies. Accountability in Research, 31(1), 1-15. https://doi.org/10.1080/08989621.2024.2398104

Cassotta, M., Cianciosi, D., Elexpuru-Zabaleta, M., Elio Pascual, I., Sumalla Cano, S., Giampieri, F., & Battino, M. (2024). Human-based new approach methodologies to accelerate advances in nutrition research. Food Frontiers, 5(1), 1-15. https://doi.org/10.1002/fft2.369