Maltrattamenti, uccisioni senza regole, ricerche falsate: dove è la Scienza?

Apprendiamo dagli organi di stampa una notizia che, se confermata, evidenzierebbe una situazione gravissima e inaccettabile negli stabulari dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Secondo quanto riportato dai media, la Guardia di Finanza avrebbe scoperto un allevamento abusivo di animali da laboratorio, dove, oltre a maltrattamenti e uccisioni degli animali stabulati in violazione delle leggi vigenti in materia di benessere degli animali da laboratorio, si effettuavano ricerche falsate per ottenere ingenti fondi pubblici.
Da quanto emerge, sempre dalle informazioni da parte dei media, che hanno resa nota questa situazione così grave, gli animali venivano tenuti in ambienti non a norma e in condizioni igieniche
molto precarie. Gli stessi, oltre a subire maltrattamenti inaccettabili, venivano uccisi con crudeltà, senza anestesia, e con metodi non solo crudeli, ma in totale violazione delle leggi vigenti.
E’ emerso anche che i controlli, previsti per legge, venivano effettuati in maniera concordata e quindi pilotata. Anche questa circostanza, se confermata, costituirebbe una grave inadempienza da parte di chi è preposto alla vigilanza sulle condizioni di stabulazione degli animali negli stabulari. Non scendiamo volutamente in particolari di pratiche crudeli e inaccettabili che sono emerse durante le indagini, ma da Associazione Scientifica, quale è OSA, ci chiediamo dove sia la Scienza. Sarebbero questi gli ambienti dove ci si arroga il privilegio di fare ricerca scientifica? E se così fosse a quale ricerca scientifica ci si riferisce? In tutto questo contesto dove è l’utilità per la salute? Come si possono pretendere risultati attendibili ed efficaci al fine di sconfiggere malattie sempre più devastanti che affliggono, ora più che mai, l’Umanità? Forse gli obiettivi erano altri. Di “nobile” in tutto questo non vi è proprio nulla, ma solo violenze vigliaccamente tenute sommerse da una
omertà condivisa e concordata e spacciata per qualcosa che non è. Ci chiediamo ancora: tutto questo, che punta a mistificare, a delinquere (sempre secondo notizie rese note dai media), a
commettere atti inaccettabili, in un ambiente dove Scienza ed Etica dovrebbero essere rispettate e rappresentare i veri obiettivi, è solo una eccezione oppure la realtà degli stabulari non si discosta
più di tanto? Auspichiamo che non sia così, anche se il dubbio è legittimo. La vicenda getta un’ombra su un importante istituzione accademica e pone interrogativi sul sistema di controlli e
trasparenza nelle attività di ricerca pubblica. Attendiamo ulteriori sviluppi e auspichiamo che vengano adottati provvedimenti adeguati al fine di prevenire il ripetersi di simili episodi.
Come medici, ricercatori e professionisti della scienza, noi di OSA ribadiamo che la ricerca scientifica non può e non deve essere associata a pratiche così degradanti. Crediamo fermamente che sia giunto il momento di abbandonare definitivamente il paradigma di ricerca incentrato sul modello animale a favore di metodologie avanzate, etiche e specifiche per la biologia umana.
Questi approcci innovativi, che già oggi rappresentano il presente e il futuro della scienza, non solo tutelano gli animali e l’ambiente, ma offrono soluzioni più efficaci per garantire la salute e il benessere dell’umanità.
Oltre la Sperimentazione Animale (OSA)
Dottoressa Maria Concetta Digiacomo Presidente OSA