Nuovi Approcci Metodologici (NAM) incentrati sulla biologia umana ed alternativi alla sperimentazione animale, come organoidi umani e sistemi microfisiologici su chip, sono già disponibili e ci stanno già aiutando nella ricerca sul nuovo coronavirus. Tuttavia purtroppo il 95% delle risorse per la ricerca preclinica è diretto verso la sperimentazione animale e generazione di nuovi modelli animali, che non sono in grado di riflettere accuratamente la malattia umana, a fronte di elevati costi, tempi lunghi e sacrificio di animali che pone problemi etici. La situazione viene illustrata in un recentissimo articolo pubblicato sulla rivista Archives of Toxicology da 5 noti ricercatori del CAAT (Center for Alternatives to Animal Testing).
Riassunto
Il virus SARS-CoV2, probabilmente rimarrà una minaccia per la salute umana a meno che non siano disponibili farmaci o vaccini efficaci. Data l’estensione dell’attuale pandemia (persone infette in oltre cento paesi) e il suo disastroso effetto sull’economia mondiale (associato a limitazioni dei diritti umani), la rapida scoperta di farmaci e vaccini è fondamentale. In questa situazione, è possibile sfruttare gli investimenti che sono stati fatti in passato nello sviluppo dei NAM human-based per la sicurezza, l’efficacia e la valutazione della qualità dei farmaci. Per questo, forniamo una panoramica di approcci che possono essere utilizzati per abbreviare i tempi. I test basati sugli animali richiederebbero infatti troppo tempo e falliscono ampiamente quando un patogeno è specifico per l’essere umano o se il farmaco desiderato si basa su caratteristiche specifiche della biologia umana. Fortunatamente, l’industria è già passata in gran parte ai NAM e alcuni programmi di finanziamento pubblico hanno fatto progredire lo sviluppo di tecnologie senza animali. Ad esempio, i NAM possono predire la genotossicità (un aspetto importante della cancerogenicità) in pochi giorni, gli anticorpi umani progettati per attaccare i virus possono essere generati nei laboratori di biologia molecolare entro poche settimane, e sono disponibili varie colture cellulari ingegnerizzate per testare l’infettività del virus e i processi biologici che la controllano. L’ Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha formato un gruppo di esperti per aprire la strada all’uso di tali approcci per lo sviluppo accelerato dei farmaci. Questa situazione illustra l’importanza della diversificazione nelle strategie di scoperta di farmaci e mostra chiaramente le falle di un approccio che investe il 95% delle risorse in una singola tecnologia (sperimentazione animale) di fronte alle sfide che richiedono invece approcci alternativi.
Busquet, F., Hartung, T., Pallocca, G. et al. (2020). Harnessing the power of novel animal-free test methods for the development of covid-19 drugs and vaccines. Archives of Toxicology doi:10.1007/s00204-020-02787-2
Link all’articolo: https://link.springer.com/article/10.1007/s00204-020-02787-2